Gay & Bisex
Inaspettato
di denis777
18.07.2022 |
9.207 |
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"I due si sedettero vicini all’ombra e dopo poco si sdraiarono affiancati sul telo da spiaggia..."
Il titolo “Inaspettato” potrebbe trarre in inganno. Si potrebbe pensare magari alla descrizione di un incontro molto hot, totalmente non previsto e con un partner particolarmente intrigante, ma nel nostro caso è proprio il contrario. Si tratta - è vero - di un incontro molto hot, ma non con un partner particolarmente bello ed intrigante, quanto piuttosto con un uomo tutt’altro che giovane e bello, almeno secondo i canoni predominanti. Ma andiamo con ordine.La vicenda (narratami come vera dal protagonista, con ovvio cambio di nomi e particolari) è accaduta a Walter, un trentenne decisamente carino ed interessante. Preda ambita anche di tanti giovanissimi, si tratta di un giovane alto e slanciato, curatissimo nel fisico, di viso gentile, molto maschile, dotato di pettorali ampi percorsi da una peluria particolarmente sensuale e, soprattutto, con un uccello di tutto rispetto. Insomma decisamente appetibile.
I suoi gusti chiaramente e legittimamente lo portano ad essere molto selettivo e ad orientarsi verso partner altrettanto carini e soprattutto della sua stessa fascia di età (o minore), con una certa chiusura verso i più grandi di età, che diventa nettissima verso gli anziani.
Quel giorno, però, avvenne qualcosa che Walter non si aspettava, né avrebbe mai immaginato.
Si trovava nella spiaggia di Cuma, denominata “romana”, che nel tratto estremo lato Licola è frequentata da gay ed è notoriamente ricca di occasioni appetitose, specialmente nei week end. Sotto lo sguardo imperturbabile dell’acropoli di Cuma, dove la Sibilla pronunziava solenne i suoi vaticini e di fronte alle isole napoletane al completo, Procida, Ischia e Capri, sovente avvengono, infatti, i più travolgenti congiungimenti carnali, resi ancor più roventi dai raggi impietosi del sole estivo e favoriti dal fatto che molti bagnanti praticano il nudismo.
Era un giorno feriale di fine di un giugno, intorno alle 12 e la spiaggia era decisamente poco affollata, anzi quasi deserta.
Walter, infatti, era giunto presto e si trovava, come sempre senza ombrellone, volutamente esposto ai raggi di un sole insolitamente rovente, per rendere ancor più intensa la sua già buona abbronzatura.
Nel tratto di spiaggia frequentato dai gay c’era un solo ombrellone, sotto il quale si trovava un uomo decisamente anziano. Al di fuori di questi, sulla spiaggia non c’erano più di tre o quattro bagnanti, peraltro piuttosto lontani.
Walter fece un breve bagno ristoratore, allorché, uscendo dal mare con la consueta lentezza con cui compiva questa operazione, probabilmente per l’inconscio desiderio di non privarsi della frescura dell’acqua marina, si imbatté nell’anziano bagnante, che passeggiava sul bagnasciuga e gli era vicinissimo.
Il vecchio gli rivolse la parola con un commento sulla giornata, sul caldo e sul fatto che la spiaggia fosse pressoché deserta.
Il primo impulso di Walter fu quello liquidare il suo interlocutore con una risposta frettolosa, ma si frenò, perché il vecchio aveva qualcosa di particolare. Non si trattava tanto dell’aspetto fisico, magro, poco peloso, asciutto nonostante fosse una persona certamente avanti con gli anni, ma del tratto signorile, cortese e delicato e soprattutto del fascino che promanava. La voce, inoltre, era pastosa e dolcissima, i modi quasi aristocratici, il sorriso coinvolgente.
Nonostante le iniziali remore di Walter, questi non si sottrasse alla conversazione, che produsse subito una forma di confidenza, tanto vero che il giovane si sentì decisamente a suo agio e percepì chiaramente quel misterioso ma evidente senso di fascino proveniente dall’anziano interlocutore. Per questo, all’invito del vecchio di sedersi accanto a lui sotto l’ombrellone, Walter molto volentieri accettò.
I due si sedettero vicini all’ombra e dopo poco si sdraiarono affiancati sul telo da spiaggia.
Ad un certo punto i due cessarono di parlare. Si sentiva il rumore del mare e di tanto in tanto la sonorità inconfondibile dei gabbiani, che popolano numerosi il sito.
A Walter sembrava incredibile. Era tranquillissimo e per nulla imbarazzato. Stava conversando con un vecchio che mai e poi mai avrebbe pensato potesse attirare il suo interesse ed ora si trovava steso affianco a lui, su un unico grosso telo da spiaggia.
I loro corpi erano vicinissimi, spalle e gambe si toccavano e l’atmosfera andava surriscaldandosi. Ad un certo punto il vecchio, piegandosi leggermente su di un fianco verso il corpo di Walter, con la mano delicatamente gli accarezzò il petto.
Il tocco era leggerissimo e di grande sensualità. Walter sentì un fremito inaspettato e l’idea di respingere l’avance, che in un primissimo momento era seppur debolmente balenata nella sua mente, si dissolse subito nel nulla.
Il vecchio con la medesima maestria toccò delicatamente i capezzoli del partner, generando un fremito di piacere, e poi iniziò sapientemente e voluttuosamente a leccargli il petto, succhiando alternativamente i capezzoli.
I fremiti di piacere andavano crescendo d’intensità e generarono nel giovane un’eccitazione incredibile. Ogni inibizione ed ogni riserva vennero meno e a Walter venne spontaneo distendere le mani per accarezzare il capo canuto del vecchio e per poi scendere sulla sua schiena fino a toccargli le natiche, che erano insolitamente morbide.
La bocca del vecchio dopo aver indugiato sul petto incominciò ad esplorare con avidità il ventre del giovane, per poi indugiare sul rigonfiamento dello slip, sotto il quale il sesso di Walter si era risvegliato prepotentemente.
Il giovane era tutto un fremito e il vecchio a questo punto abbassò il costume da bagno e liberò il membro del giovane, che svettò prepotente e fu oggetto delle attenzioni di una bocca sapiente che iniziò a leccarlo e stimolarlo, quasi con spirito di adorazione.
Walter a questo punto fece una cosa che mai avrebbe immaginato di fare: prese la testa del vecchio, la diresse verso la sua e lo baciò. Le lingue si intrecciarono avide, facendo percepire a ciascuno dei due un notevole coinvolgimento.
Fu a quel punto che il vecchio tornò con la sua bocca nel basso ventre di Walter e incominciò a succhiare il sesso turgido del giovane, che con gemiti e piccole urla esternò un irrefrenabile piacere.
Si trattava di uno dei più memorabili pompini che Walter avesse mai ricevuto. La lingua del vecchio era morbida ed il tocco sapiente, certamente forte di un’esperienza di anni e quella sorta di adorazione per il membro maschile traspariva ora con evidenza.
La scena, decisamente eccitante, era degna di un film di Cadinot. Walter era disteso con le cosce oscenamente aperte ed il vecchio era ormai inginocchiato tra le sue gambe e mentre succhiava sapientemente il membro virile turgido di Walter, con le mani stimolava i capezzoli del giovane, che ormai gemeva senza remore e si muoveva totalmente in balia di una goduria che lo faceva impazzire.
Il piacere di Walter, inoltre, veniva prolungato enormemente, in quanto, nel momento in cui il vecchio percepiva che l’orgasmo si avvicinava, rallentava con maestria incomparabile il ritmo.
Il giovane era ormai in preda alle più lussuriose sensazioni, accresciute dai baci che i due più volte di scambiarono intrecciando le lingue.
Quando il vecchio percepì che davvero Walter era all’apice del piacere e che era nella fase di pre-orgasmo, con la saliva si lubrificò il culetto, implicito invito a fare qualcosa in più. Walter in quel momento non desiderava altro. Fece distendere il vecchio a pancia sotto per possederlo da dietro.
Con la lingua completò la lubrificazione e poi iniziò una goduriosa penetrazione.
Come se non occorresse altro e fosse del tutto naturale, al primo colpo e senza difficoltà il vecchio ricevette il sesso di Walter dentro di sé fino alle viscere ed esternò il suo piacere con gemiti, che unitamente a quelli dell’ansimante giovane, produssero quell’inconfondibile sinfonia del piacere.
Il volto del vecchio, senza peraltro perdere serenità e delicatezza, assunse un’aria di voluttuoso godimento, mentre Walter preso da una foga imperiosa, andava aumentando il ritmo dei suoi colpi ed entrambi si trovarono a pronunziare quelle frasi lussuriose che condiscono l’apice di questi momenti di intimità, come “dai”, “sii”, “bello”, “ancora”, “più forte”.
In prossimità dell’orgasmo, il vecchio fece sfilare Walter, che si distese nuovamente a pancia in su e con le gambe aperte. L’espertissimo pompinaro con la bocca portò alla liberazione il giovane, raccogliendo il nettare del piacere che fuoriusciva a fiotti ed assaporandolo voluttuosamente. Poi sopraggiunse la pace dei sensi che segue un sesso così intenso ed appagante.
I due si abbracciarono ed esanimi si baciarono teneramente, ignari che non mancavano un paio di spettatori che da lontano avevano assistito all’amplesso, toccandosi e partecipando, seppur virtualmente, alla calda sessione di piacere.
Era la prima volta nella sua vita che Walter era stato con qualcuno che poteva essere suo nonno, ma la cosa non gli dette assolutamente fastidio. Non a caso, quando il vecchio rivelò la sua età, 78 anni, Walter si rese conto di una grande verità: l’età anagrafica in certi casi è davvero poco rilevante, poiché il coinvolgimento e il modo di interagire sono gli ingredienti ottimali per un sesso appagante.
Un incontro inaspettato, inimmaginabile, che fu anche una lezione di vita.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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